venerdì 10 luglio 2009

La creatività è come un salto nel vuoto


Benvenuti a tutti i Blogger! Sapevate che la Commissione Europea ha dichiarato il 2009 Anno della Creatività e dell’Innovazione? Beh, sì… non è proprio una notizia nuova, dato che risale a fine 2008, ma a me sembra una cosa fantastica, perché aspettavo da anni l'incoronazione ufficiale della Miss in questione, “L'Ospite Misterioso”, come lo definisce Salvo Pitruzzella nel suo bel libro edito da FrancoAngeli. Come vedete, non potevo non parlarne su questo blog, dedicato proprio alla creatività e alla trasformazione!

Certo,
ognuno di noi nella propria quotidianità sperimenta creatività ed immaginazione in mille occasioni e mille forme

(il più è accorgersene): dall’espressione artistica, alla soluzione dei problemi, dall’acquisizione di un inedito punto di vista sulle cose, a vere e proprie intuizioni che scardinano all’improvviso il nostro mondo, spalancandolo verso orizzonti nuovi e (ci si augura) esaltanti. Non sempre è invece così evidente a tutti e condiviso in modo esplicito quanto esse sarebbero importanti - e troppo spesso misconosciute - in contesti come per esempio la scuola, il lavoro, la crescita personale, le relazioni umane.

Il
Manifesto delle Idee pubblicato dalla Commissione dice che questo Anno “mira ad accrescere la consapevolezza dell’importanza della creatività e dell’innovazione in quanto competenze chiave per lo sviluppo personale, sociale ed economico” (http://www.create2009-italia.it/).
Da educatrice e incallita frequentatrice notturna di diari personali o di serate “cantanti” con i miei compagni di musica abituali o estemporanei, mi soffermo su queste poche parole e dico: che bello! Ci pensate? Se tutti acquisissero questa consapevolezza, la televisione proporrebbe meno balletti stereotipati; le strade pullulerebbero di più persone che invece di limitarsi a fare affermazioni su quello che pensano già, farebbero più domande per conoscere il punto di vista dell’altro, che al posto di bloccarsi di fronte ad un problema perché “tanto è sempre stato così”, si farebbero venire il dubbio se almeno possa essere diverso; le lezioni scolastiche sarebbero un rincorrersi di curiosità, provocazioni costruttive e desiderio di imparare perché dal
“cosa impariamo oggi?" si slitterebbe sensibilmente verso il “come lo impariamo?". Come sarebbe il mondo se tutti ci aprissimo davvero ad un pensiero nuovo, almeno uno al giorno? Se facessimo, tutti i giorni, almeno una cosa in modo diverso? Io penso che vivremmo in un mondo molto più autentico ed anche tanto divertente.

La creatività viene troppo spesso confusa con "fantasie" che si scollano dalla realtà, mentre invece le sono necessari dati sensoriali da cui partire, elaborazione, per giungere in seguito ad una
tras-formazione di tutto questo "materiale" in un risultato concreto, coerente, in sé compiuto.
Per questi stessi motivi
esige ascolto, apertura, fiducia in un processo che richiede abbandono e rende possibile l’ingresso di qualcosa di nuovo. Spaventoso, vero? Talvolta.
Come un salto nel vuoto,
la creatività ci chiede un “Sì” senza condizioni: esiste parola più bella, emozionante e nel contempo difficile da pronunciare di questa?

Angela



Link
http://www.create2009-italia.it/
http://www.francoangeli.it/Ricerca/Scheda_Libro.asp?ID=15998&Tipo=Libro&titolo=L+ospite+misterioso.+Che+cos+e+la+creativita%2C+come+funziona+e+come+puo+aiutarci+a++vivere+meglio










1 commento:

  1. Ciao Angela, sono Maria, una delle fondatrici dell' associazione culturale iridescienze.
    Siamo tre donne, anche noi abbiamo un blog "i colori delle Iridescienze" ci puoi trovare su http://iridescienze.blogspot.com
    Sono molto sorpresa di come l' arteterapia sta prendendo piede.
    Mi piacerebbe tanto aprire un atelier dove poter esprimere e far esprimere la creatività che è dentro di me.
    Teniamoci in contatto.

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